Carissimi cittadini Italiani residenti all’estero.

Circoliamo questo numero speciale dedicato ai membri residenti all’estero e votanti. Molti di voi avranno ricevuto le tre schede del Referendum 2009.

Se, come me, avete aperto il plico e vi siete coimentati nella lettura del testo delle schede individuali, vi sarete grattati la testa.

A meno che non siate aggiornati, poterbbe risultarvi un mistero su cosa si voti. Questo numero speciale del bollettino e’ per spiegare qual e’ il nocciolo della questione sulla quale si vota: la polverizzazione e frammentazione dei partiti politici in Italia.

Visto che a Ciancia non ci occupiamo di politica e non abbiamo affiliazioni di colore, sottolineiamo che questa non e’ una campagna. Intendiamo soltanto chiarire dubbi ed eliminare confusione. Vi offro pertanto le mie moderate considerazioni sul voto.

Sappiamo tutti, sopratutto noi residenti ed emigrati all’estero, che la frammentazione dei partiti politici in Italia e’ responsabile dell’ingovernabilita’ del nostro amato paese.

Questo referendum sottointende una politica che guarda alla stabilità del nostro paese, che le regioni non riescono a governare, grazie ad una opposizione che non consente di farlo. Gli accordi ed i programmi pre elettorali sono un patto di fiducia, e se le elezioni le ha vinte l’altro polo, bisogna avere il rispetto anche per chi ha votato un programma, e ha formato un governo. I fermi, sono a mio modesto parere, uno spreco di forze e di denaro della collettività, per tutti i parlamentari e ministri ed onorevoli assessori che vengono stipendiati inutilmente, per non produrre, e per combattere solo l’opposizione. Dibattere ha un senso fino al momento del suffragio. Ma non poter governare e’ un cancro.

L’Italia e’ in cima alle classifiche mondiali dei crolli di governo, due all’anno in alcuni periodi. A questo modello della Torre di Babele, dove ognuno dice la sua, ma non si va da nessuna parte, si aggiunge lo scandalo delle multi-liste (scheda n. 3) che consentono ad un candidato eletto di scegliere l’assegnazione finale ed assegnare gli altri posti ottenuti ad altri candidati di propria scelta, quindi di controllare le liste, con ovvi slittamenti clientelari e di colore.

E’ chiaro che vi sono “rischi” in ambedue le direzioni, ma e’ certo che la polverizzazione non abbia mai aiutato l’Italia, e un’Italia ingovernabile e’ un’Italia allo sbando. Naturalmente, se la vostra affiliazione e’ a liste minori potreste optare per la non abrogazione dei decreti sui quali si vota.
Fa parte delle liberta’ che abbiamo e rispettiamo la vostra autonomia.

Tuttavia, consiglio a tutti voi votanti di dare una scorsa alla brevissima e concisa “presentazione dei quesiti” circolata dal Ministero degli Esteri per l’appunto al fine di spiegare i contenuti del voto di referendum e chiarire dubbi.

Spero che il documento possa tornarvi d’aiuto.

Cordialmente

Giancarlo Pirrone